Dalle pellicole agli smartphone. Kodak lancia una linea 
di telefoni e tablet.

 kodak-smartphone_258Sono passati tre anni dai momenti di difficoltà. Il mercato era cambiato e, a parte una grande nicchia di fissati per la fotografia analogica, la pellicola era in declino. Così Kodak nel gennaio 2012 aveva gettato la spugna: aveva fatto ricorso al chapter 11, entrando in amministrazione controllata. Ma non era solo una questione legata al passato. Il gruppo fondato a Rochester, New York, nel 1888 era stato appannato dalla concorrenza dei marchi asiatici. Così aveva cessato la produzione delle fotocamere digitali, di qualità superiore, ma con costi di produzione troppo alti per l'elevata qualità della componentistica e della manodopera altamente specializzata.
Niente da fare errori di marketing costrinsero la Kodak a licenziare migliaia di dipendenti.
   
Adesso l'icona delle immagini del ‘900 riparte
E il prossimo mese al Consumer Electronics Show di Las Vegas presenterà uno smartphone Android che porterà il suo marchio e sarà prodotto dalla britannica Bullitt, che già possiede una linea di telefonini “indistruttibili” a marchio Caterpillar. Il cambio di direzione è contenuto in poche righe pubblicate sul sito di Bullitt, in cui si promette di conquistare una nuova nicchia di consumatori, in un mercato stanco e controllato da Apple e Samsung. In che modo? Proponendo un telefonino semplice da usare che mette al centro della sua missione la fotografia. Ma soprattutto Kodak cercherà di capitalizzare un nome che per 133 anni è stato sinonimo di fotografia popolare, dando per prima la possibilità a tutti di scattare immagini a prezzi contenuti. Proprio su questo passato glorioso Kodak cercherà di fare leva per conquistare nuovi clienti.
Insieme allo smartphone (di cui si sa ancora poco) il gruppo presenterà un tablet e una fotocamera connessa a Internet. Tutti i prodotti promettono di “fornire un software di prima classe per la gestione delle immagini e per la loro condivisione”. La mossa potrebbe essere una delle ultime chance per ripartire, visto che nell'ultimo anno Kodak ha perso il 37,22%, con un capitale di mercato di 878 milioni di dollari.

Cosa produce oggi Kodak 
Dopo le difficoltà, nel 2013 Kodak, che in realtà non ha mai cessato la produzione di pellicole amatoriali, carta fotografica chimici, prodotti medicali e altro, ha subito una poderosa cura dimagrante. Adesso ha circa 8mila dipendenti, ha appena aperto una sede in Europa e produce soprattutto stampanti ad alta risoluzione. Con il nome di Kodak Alaris invece vende scanner, pellicole, carta fotografica, applicazioni per la gestione di di immagini e macchine fotografiche usa e getta. Ma a sostenere il marchio ci sono anche le vendite dei brevetti, ne possiede più di 7.500: solo nell'ultimo trimestre il gruppo quotato a Wall Street ha incassato 51 milioni di dollari grazie ad accordi con altre aziende. Proprio attraverso la vendita delle proprietà intellettuali era riuscita a riemergere dall'amministrazione controllata, mettendo sul mercato brevetti per 525 milioni di dollari a colossi della Silicon Valley come Google, Apple, Adobe e Facebook tramite Intellectual Ventures, una delle società che possiedono il maggior numero di licenze degli Stati Uniti.

 

   
 
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